Nella nostra community molte persone ci chiedono spesso come fare a trasformare un semplice hobby in una vera e propria professione. Qualche tempo fa abbiamo accennato all’argomento e abbiamo pensato fosse utile entrare nel dettaglio.
Lavorare con la resina, con gli stampi in silicone e con l’arte e la creatività può offrire tanti sbocchi professionali, come d’altronde ci insegnano alcune delle nostre creative che abbiamo incontrato, come Mushy Design o Gea Creation.
Se pensi che la tua fantasia e la tua creatività possano trasformarsi in una professione, ecco qualche consiglio.
Ad oggi il mercato è colmo di opportunità e di offerte che vengono garantite soprattutto dalla rete per trasformare hobby in lavoro. Basti pensare a chi inizia ad avviare un business dei propri prodotti realizzati, ad esempio, in resina, come anche delle professioni creative, insomma, ce ne sono per tutti i gusti.
Proprio perché tante sono le idee imprenditoriali, è anche importante al contempo saper realizzare un business plan per avere chiaro il piano marketing. Ma per sapere quali sono i passi da muovere al fine di realizzare un progetto è importante leggere la guida qui di seguito.
Il primo passo che occorre fare per ideare da zero il proprio lavoro è quello di realizzare il business plan. Tale documento è molto importante per ogni seria nuova impresa, perché aiuta ad orientarsi al fine di realizzare tutte le fasi dell’attività.
Si tratta di un documento che le aziende utilizzano in via ufficiale, e che puoi impostare per avere una chiara panoramica sulle cose da fare.
Al suo interno occorre anche inserire undici voci, incluso l’executive summary, ovvero il riassunto del documento o di una parte di esso.
In questo modo che chi lo legge può subito comprendere di che cosa si tratta e del progetto stesso. Per cui, ecco quale è la tipica struttura di un business plan per startup:
Questa struttura può essere avviata con l’aiuto di un professionista.
Prima di tutto, è importante seguire delle regole ben precise, come ad esempio si deve essere concisi, si deve pensare a chi dovrà leggerlo e capirlo e non si deve avere timore nel dettagliare bene ogni parte.
Ecco che, partendo dal primo punto si evince che tutti i business plan devono essere sempre brevi e concisi. Diventa importante conoscere la propria attività, per cui scriverlo non deve intimorire se si è a conoscenza della propria azienda.
Dopo il business plan, è opportuno poter e saper valutare anche la fattibilità del progetto e riuscire ad adattarla alle necessità che richiede proprio il mercato. Esistono tante domande a cui è doveroso rispondere nel momento in cui si cerca di ideare la propria strategia di vendita.
Una tra le tante domande riguarda:
Una volta trovate le risposte a tutte queste domande, allora occorre effettuare una valutazione che viene legata alle tempistiche per la realizzazione di ogni punto. Va specificato che in ambito artistico ogni prodotto è considerato unico nel suo genere, per cui si parte da un bel valore aggiunto.
Per cui, per mettere tutto in chiaro è opportuno specificare subito quali sono i concetti e le idee della propria strategia per far diventare da hobby ad attività imprenditoriale la propria idea.
È proprio per questo che il business plan diventa fondamentale ed è un documento completo, perché come dicevamo vengono specificati tutti gli obiettivi dell’azienda, la mission, ma soprattutto l’investimento richiesto per farla partire e farla crescere.
Quando si ha intenzione di trasformare il proprio hobby in una attività imprenditoriale, che così potrà portare guadagno e magari successo, è importante riuscire a farsi affiancare da altri collaboratori esperti nel settore.
Ad esempio, è possibile avviare un’azienda individuale o è possibile anche avviare una società ed eseguire tutte le conseguenti pratiche burocratiche. Ed è proprio nelle attività come queste che è possibile farsi aiutare da un commercialista o anche da un altro professionista che aiuti a cominciare nel migliore dei modi.
La strada giusta per cominciare a far guadagnare la propria idea dipende da ogni singolo imprenditore, ma ci sono diversi metodi. Il primo tra tutti è l’autofinanziamento, questo consente di riuscire a sfruttare le proprie risorse finanziarie per poter supportare la propria attività.
Il secondo metodo è fare richiesta agli investitori, perché possono dare dei finanziamenti al fine di avviare il proprio small business in forma di investimenti nel capitale di rischio. Il capitale di rischio è solitamente dato in cambio di possedere una quota di proprietà e ruolo attivo nell’azienda. È anche opportuno concordare un contratto con termini e condizioni in modo che l’investimento venga effettuato.
Il terzo metodo può essere il Crowdfunding, quindi raccogliere tutti i fondi da tante persone, chiamate crowdfunders. Non sono investitori, sono solo persone che credono in un’idea e offrono i loro soldi, in cambio si aspettano solo una sorta di “dono” dalla propria azienda come ringraziamento. Esistono anche piattaforme di crowdfunding diverse, per cui è importante essere certi di quali sono obblighi finanziari e legali.
Ultimo metodo è il classico prestito, se volete avere il controllo totale del proprio small business, ma non si hanno fondi a sufficienza per cominciare, è possibile chiedere un prestito per piccole imprese. Dovrete, però, presentare un business plan e le conseguenti proiezioni finanziarie per i prossimi cinque anni.
Se da piccola attività pomeridiana, il tuo hobby è esploso interessando un pubblico nutrito allora è il caso di valutare la possibilità di operare con serietà e professionalità. Parti da questi consigli per conoscere il da farsi e confrontarti con altri appassionati come te all’interno della nostra nostra community. Non mancheranno tanti altri spunti utili.