Uno dei vantaggi di utilizzare una resina epossidica e degli stampi di qualità elevata è che la prima catalizza e si stacca perfettamente dagli stampi, lasciando questi ultimi perfettamente puliti.
Tuttavia, è molto importante conoscere le prassi e i trucchi per occuparsi della manutenzione e della pulizia di tutti gli strumenti e degli stampi per resina che utilizzi nel quotidiano.
Ti mostriamo i vari metodi per la corretta manutenzione e come pulire gli attrezzi, gli strumenti e gli stampi.
Quando i primi tempi prendi dimestichezza con gli attrezzi del mestiere, quando la resina non catalizza perfettamente perchè l’ambiente è troppo caldo o troppo umido, o ancora, quando riponi in ordine i tuoi strumenti e vuoi lasciarli in condizioni impeccabili, ti chiedi come fare a pulire alla perfezione gli stampi per resina, i pennelli, come fare ad eliminare i residui di resina che non catalizza.
Molte spiegazioni a riguardo le abbiamo spiegate in questo glossario, come il significato di epossidica o di catalizzare.
Tutte queste domande sono legittime ed è importante conoscere i trucchi del mestiere per non correre il rischio di rovinare i tuoi strumenti e di doverli buttare via.
Vediamo come fare.
Trovi che gli stampi in silicone restino appiccicosi dopo l’utilizzo? Oppure hai notato che la resina non catalizza e rimane negli stampi?
Per eliminare la resina non catalizzata da strumenti, stampi o pipette puoi seguire uno di questi consigli.
Il primo dubbio da stemperare è quello di controllare se, effettivamente, hai aspettato il tempo di catalizzazione sufficiente alla resina che stai adoperando. Non tutte le resine induriscono nello stesso tempo, alcune possono richiedere anche diverse ore.
Ci sono resine, come la Fil Cristal, per colate fino a 3 cm, che catalizza in 12 ore.
Esistono, però, anche delle resine adatte a lavori di hobbistica più grandi, adatte a colate spesse anche 20 cmq, che per catalizzare richiedono 72 o 96 ore, come la nostra Cristal P.
Prima di provvedere alla pulizia dello stampo, valuta attentamente se il tempo di catalizzazione è trascorso.
Nonostante sia la prima, immediata soluzione che ci salta alla mente, l’utilizzo dell’acqua per eliminare residui di resina da stampi e strumenti non è sempre la prassi ottimale.
Oltre ad essere di per sé inefficace, l’acqua a contatto con la resina che non ha catalizzato potrebbe persino peggiorare la situazione. In particolar modo, se i pezzi di resina finiscono all’interno di tubature o scarichi, indurendosi potrebbero compromettere il buon funzionamento degli stessi, intasandoli.
Con l’acqua e il sapone puoi pulire alla perfezione gli stampi, a patto che non vi siano dei residui di resina al loro interno.
Il metodo infallibile per eliminare i residui di resina sia dagli strumenti, come le pipette, che dagli stampi in silicone è l’alcol etilico.
Utilizzare l’alcol etilico, preferibilmente a 90°, con un bastoncino di cotone imbevuto, oppure direttamente a contatto con lo stampo. Lascia agire qualche minuto e rimuovi con attenzione tutti i residui di resina. Con grande facilità la resina verrà via, lasciando la superficie di attrezzi e stampi pulita e lucida.
Con l’alcol puoi mantenere puliti anche la superficie da lavoro, i pennelli, i contenitori per mescolare e tutto l’occorrente utile per dare vita alle tue creazioni.
Attenzione: questo tipo di operazioni vanno eseguite in un ambiente protetto e non possono essere effettuate dai bambini.
Che fare se i residui di resina nello stampo sono abbondanti, e l’alcol non basta a eliminarli? In questo caso puoi provare l’ultima spiaggia, la soluzione da adottare nel caso in cui la proporzione tra il componente A e il B è sbagliata, tanto da compromettere la catalizzazione.
Noterai che la resina resta appiccicosa anche a distanza di molte ore. In questo caso puoi provare a lasciare lo stampo in freezer, lontano dagli alimenti, e aspettare che la resina si congeli del tutto, per poi eliminarla e tirarla fuori dallo stampo. Ricorda di smaltire la resina nei rifiuti speciali o nei contenitori appositi, e di non gettarla via negli scarichi o nei lavandini.
Per evitare questi spiacevoli inconvenienti e che la resina non catalizzi alla perfezione, scegli solo la resina di qualità, che ti garantisce un lavoro impeccabile, un’ottima performance e una catalizzazione perfetta. Dai uno sguardo al nostro shop, scopri le offerte in corso e mostraci le tue creazioni. Troverai tutto quello che serve per creare opere in resina, gli stampi più fantasiosi e tante idee e ispirazioni, oltre che consigli per supportarti nel tuo hobby creativo.
6 Comments
mi chiedo di che materiale possono essere gli stampi? Per una composizione alta circa 5 cm che tipo di resina dovrei usare? Si possono mettere sotto resina oggetti delicati del tipo di fiori secchi/freschi?. Grazie
Ciao Sergio,
gli stampi per la resina sono realizzati in gomma siliconica.
A questo link puoi trovare la nostra selezione di stampi industriali e stampi artigianali realizzati in collaborazione con Gea Creations: https://www.reschimica.com/it/28-stampi-in-silicone
Per creazioni in resina con uno spessore superiore a 3 cm e fino a 20 cm ti consigliamo la resina Cristal P: https://bit.ly/3dBBsNj
I fiori possono essere inglobati nella resina, a patto che questi vengano correttamente essiccati, in modo da rilasciare l’acqua contenuta al loro interno ed evitare l’ingiallimento della resina o un’errata catalisi.
Abbiamo scritto un articolo al riguardo che trovi qui: https://blog.reschimica.com/tutorial-come-usare-resina-e-gomma/come-fare-gioielli-in-resina-con-i-fiori/
Per qualsiasi altro dubbio non esitare a scriverci sui nostri canali social o ai nostri contatti.
In bocca al lupo per le tue creazioni 🙂
Articolo molto ben fatto ed utilissimo. Tuttavia per un neofita come me sono necessarie ulteriore spiegazioni che ho chiesto con altra mia
Ciao Sergio,
ti ringraziamo molto per i complimenti.
Se hai dubbi o vuoi porci qualche domanda, non esitare a contattarci sui nostri canali social oppure a questi contatti: https://www.reschimica.com/it/contatti
Ciao,
Avrei bisogno di sapere se questo metodo di detersione dei pennelli, (anche quelli piccoli sottili tipo numero 0 o numero 1), serve anche per la resina UV. Mi preoccupa il fatto che debba gettare via i pennelli perché non riesco a pulirli, e se li catalizzo con la lampada UV, si strappano i peli. Grazie mille!
Ciao Mariagracia,
questi metodi di pulizia vanno bene per qualsiasi tipo di resina, anche la resina UV 🙂