Introduzione

Accessori unici, da Gentlemen dei giorni nostri, Stefano Grasso, ideatore di Botai Papillon, non è solo uno stylist, ma anche un creativo, un visionario che ha rivisto l’utilizzo dei materiali in fatto di abbigliamento. La sua punta di diamante è il papillon realizzato in legno e resina, un accessorio da dandy moderno, un concentrato di gusto, stile e arte. Conosciamo meglio il nostro artista e prendiamo ispirazione per il regalo perfetto per la festa del papà. 

Botai è un’azienda giovane, fresca e innovativa. Raccontaci di più. Come e quando nasce Botai?

Botai nasce nel 2015 come pura espressione artistica, con la missione di utilizzare le tradizionali pratiche artigianali per lavorare materiali non convenzionali, come il legno e altri materiali di recupero, oltre a prodotti all’avanguardia come le resine epossidiche. Il risultato? Pezzi unici che uniscono stile e sostenibilità ambientale.

Cosa ti ha ispirato? Come è nata l’idea di realizzare papillon così originali, in materiali inusuali?

Il papillon è di per sé un outsider nel mondo degli accessori. Rispetto alla cravatta o alla camicia sbottonata, il papillon è sempre stato considerato una scelta eccentrica, da hipster o rilegata ad ambienti estremamente formali. 

Mi piaceva stravolgere questo concetto, trasformando l’emblema dell’eleganza formale in un articolo realizzato con materiali di riciclo, ulteriormente impreziositi da resine epossidiche. Il risultato è un accessorio adatto a tutti i contesti, purché a indossarlo sia una persona che voglia sentirsi unica.

Com’è percepita dal pubblico nazionale e da quello internazionale la tua arte?  

Ricevo molti ordini dall’estero ma la maggior parte dei clienti Botai è in Italia, dove i nostri articoli vengono apprezzati non solo come accessori fashion ma anche come simbolo di eco-sostenibilità. L’eco mediatica in questo senso è aumentata molto, arrivando anche ai TG nazionali che hanno parlato di noi come esponenti del Green fashion.

Qual è stata la maggiore soddisfazione, fino ad ora, raggiunta nel lavorare nell’arte e nella creatività?

Sono soddisfatto ogni volta che vedo un’idea trasformarsi in un’opera. La soddisfazione maggiore è però quando la mia arte viene condivisa con gli altri, indossata, portata in giro. È come se tutti quelli che indossano un papillon Botai diventassero parte di un’unica, grande opera d’arte diffusa. È così che mi piace immaginare la nostra community Botai. 

E ci sono state anche delusioni in questo percorso?

Un percorso senza delusioni è quasi sicuramente sbagliato, oltre che noioso. Le delusioni, le sconfitte e qualsiasi ostacolo sono risorse dalle quali nasce il successo. Mi considero io stesso un materiale di riciclo da trasformare in arte, esattamente come gli articoli Botai.

Cosa suggerisci ad un creativo o una creativa alle prime armi?

Anzitutto di continuare a creare, sperimentando, sbagliando, imparando. E poi di studiare molto. L’arte è un talento naturale che va però coltivato, soprattutto guardando con curiosità e umiltà gli artisti di tutto il mondo.

Se sei alla ricerca di lavoretti per la festa del papà, di regali originali e divertenti, ma anche ricchi di stile, scegli un papillon in legno e resina.